Palermo celebra la ricorrenza giubilare dei quattrocento anni dal ritrovamento delle spoglie della Patrona
di Marianna La Barbera
“Le estasi di Santa Rosalia. Antoon van Dyck, Pietro Novelli, Mattia Presti, Luca Giordano”: è il titolo della mostra inaugurata dalla Fondazione Sicilia lo scorso 23 febbraio a Palermo, negli spazi della Pinacoteca di Villa Zito, in via Libertà 52.
A cura di Maria Concetta Di Natale, l’esposizione sarà fruibile fino al prossimo 19 maggio: i visitatori potranno ammirare alcuni straordinari capolavori della storia dell’arte moderna europea, dedicati alla rappresentazione della Patrona del capoluogo siciliano.
Opere che provengono dal Museo del Prado e dalla Real Academia des Bellas Artes de San Fernando di Madrid, dall’Archivio Diocesano dell’Arcidiocesi di Malta, dal Museo Diocesano e dal Palazzo Reale di Palermo- Fondazione Federico II.
L’iniziativa, che vede anche l’adesione da parte del Comune di Palermo, si inserisce nell’ambito della ricorrenza giubilare dei quattrocento anni dal ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia.
Un’occasione che, come ha sottolineato il sindaco Roberto Lagalla, richiama la partecipazione di tutte le realtà culturali della città per contribuire, insieme con l’amministrazione comunale e la Diocesi, alla realizzazione di un significativo e importante percorso di celebrazione dell’amatissima Santuzza.
“Le estasi di Santa Rosalia” testimonia altresì l’impegno della Fondazione Sicilia nella ricerca e nella valorizzazione del patrimonio artistico isolano.
“La mostra – spiega la curatrice della mostra e del relativo catalogo Maria Concetta Di Natale – mette in evidenza come il culto della Santa e la sua iconografia si siano diffusi da Palermo in tutta Europa, grazie soprattutto a figure come Antoon van Dyck, in città tra il 1624 e il 1625, nella fase più acuta dell’epidemia della peste”.
Fu proprio in quel periodo che si assistette all’affermazione del culto di Rosalia e alla nascita dell’iconografia della Santa, alla quale l’artista fiammingo contribuì fin da subito: fu autore, infatti, di un nucleo di dipinti caratterizzati da analogo soggetto, verosimilmente commissionatogli dalla nobiltà cittadina dell’epoca, attualmente esposti nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo.
Proprio in merito all’iconografia della Patrona, occorre sottolineare che, nell’ambito della mostra, essa è rappresentata anche attraverso l’esposizione di volumi stampati in Italia e in Europa tra il XVII e il XVIII secolo, corredati da incisioni realizzate su disegni di artisti del periodo, tra cui emergono appunto quelli di Antoon van Dyck.
Per la prima volta, sarà fruibile un esemplare rarissimo della raccolta di incisioni realizzate nel 1629 da Philips de Mallery su disegni dell’artista fiammingo.
S. Rosaliae Virginis Panormitanae Pestis patronae iconibus expressa, questo il titolo, è un raro esemplare realizzato da Cornelius Galle di Anversanel 1629: a individuarlo, durante le ricerche propedeutiche al progetto espositivo, sono stati la stessa curatrice e Sergio Intorre, responsabile del coordinamento tecnico- scientifico.
“Le estasi di Santa Rosalia”, con la direzione artistica di Laura Barreca, segna l’avvio di un ciclo di iniziative di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale che la Fondazione Sicilia si appresta a realizzare nel corso del 2024, sia nella sede della Pinacoteca di Villa Zito che in quella di Palazzo Branciforte.
“Siamo entusiasti di presentare una mostra che celebra la figura di Santa Rosalia, Patrona di Palermo – spiega Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione Sicilia – attraverso opere d’arte di inestimabile valore, provenienti da prestigiosi musei e istituzioni europee e siciliane: sono fiducioso che questo progetto contribuirà a diffondere la conoscenza scientifica e l’apprezzamento della ricca tradizione artistica originata in Sicilia quattrocento anni fa e successivamente diffusa nelle vicende artistiche moderne”.
Main sponsor dell’evento è la Banca del Fucino, la prima banca privata romana fondata nel 1923 da Giovanni e Carlo Torlonia, affermatasi nel tempo come una delle più autorevoli realtà capitoline del credito, mantenendo il proprio radicamento territoriale.
Per informazioni, è possibile contattare la Pinacoteca di Villa Zito al numero 091.7782180 oppure inviare una mail a info@villazito.it.